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Angolino del 24 Aprile 2019

Angolino del 9 Aprile 2019
9 Aprile 2019
Angolino del 26 Aprile 2019
26 Aprile 2019
C Cari amici,

in questi giorno ho fatto una scelta importante, son sceso in campo, non a fronteggiare opliti in panoplia bronzea, ma in politica.
Mi son detto: ho l’età adatta, se non lo faccio ora non lo farò mai più, perché non mettersi in gioco?
Pertanto son iscritto in una lista del mio paesello, felice di vedere che cosa accadrà, sereno nello scoprire un mondo nuovo e, chi lo sa, se potrò essere di qualche utilità alla mia lacustre polis.

Il 24 Aprile è vigilia del più noto 25, ovvero la fine della seconda guerra mondiale, almeno sul fronte Italiano, e come ogni anni si schierano i novelli guelfi e ghibellini a far la conta di che fazione fu la più sanguinaria.
Io dico che il tempo è giunto per ricordare i morti e non le bandiere, è giusto sapere che ci furono violenze inaudite da ogni parte, ma trovo inutilmente folle dire che una parte era meno cattiva dell’altra solo perché si è macchiata un po’ meno di delitti ed assassinii.
Sapete che non amo il XX secolo con i suoi “ismi”; si gli ISMI, ovvero nazismo, fascismo e comunismo, che per me, vecchio liberale son solo sfaccettature della stessa cosa, il bieco corporativismo, filosofie incapaci di evolvere e di essere modello di benessere, ma solo generatrici di privilegi di caste che non han nulla a che vedere con il miglioramento.

Ma oggi è anche l’anniversario della caduta di Troia, e se mi permettete:

Cantami, o Diva, del Pelìde Achille

l’ira funesta che infiniti addusse

lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco

generose travolse alme d’eroi,

e di cani e d’augelli orrido pasto

lor salme abbandonò (così di Giove

l’alto consiglio s’adempìa), da quando

primamente disgiunse aspra contesa

il re de’ prodi Atride e il divo Achille.

Un fremito, una scossa e forse una lacrima, pensate: tutto è cominciato sulla piana dello Scamandro, oggi non avremmo poesia, teatro, epica, romanticismo se non fosse stato per questo scontro all’alba dell’uomo.
Inizia a leggere molto prima di andare a scuola per poter “saperne di più” di questo fatto, notti e notti a leggere di Ulisse, di Achille, di Enea ed Ettore, generatori di sogni epici nella mia testolina di bimbo troppo curioso, e poi pomeriggi e pomeriggi a giocare con i soldatini, e portare avanti l’assedio alla città indomita.

Dai ammettetelo che anche voi vi siete persi nella lettura, vi siete immedesimati negli eroi, e magari chiudendo gli occhi avete visto i carri da guerra scontrarsi nella polvere tra il mare e le mura, avete pianto anche voi alle porte Scee, avete parteggiato per gli Akei o i Troiani.

Personalmente son sempre stato dalle parte degli sconfitti, ma il mio eroe preferito rimane sempre l’astuto Ulisse, mal sopportavo il Pelide, troppo borioso, troppo “primadonna” ed a buon intenditore…. Come non mi è mai piaciuto Paride, troppo fighettino e figlio di papà, che in fondo, fu la causa del conflitto.

Ma voi chi avete amato? In chi vi siete riconosciuti?

Pensateci, non voglio dire di più ma oggi un romanzo od un film non ha successo se non contiene le formule delle classiche opere omeriche. Intrighi, passioni, corna, sesso, violenza, dramma, e poi la capacità di farci immedesimare.

Voi che dite?

Ciao ciao

CS