C Cari amici,
siamo nel pieno del grande evento che incorona la bella città scaligera a capitale mondiale del Vino, e non vi è villa o cantina che in questi giorni non sia teatro di feste e ricevimenti.
La città è tutta un luccicare di sfarzo e sfoggio, e non è difficile imbattersi in ogni dove con personaggi famosi dello spettacolo o dello sport, e perfino della grande politica Italiana, siamo nel pieno del VinItaly e il nuovo oro liquido si è ormai attestato a motore della economia nazionale.
Pare che la stagione di presse e saldatrici sia tramontata ed ora è il ritorno alla terra che fa muovere il denaro e con esso l’economia.
Permettetemi di dire che anche se non son un forte bevitore, anzi son un vero barbaro, un veneto anomalo, dato che profano il frutto del lavoro dell’uomo nelle vigne con l’aggiunta dell’acqua, mi spiace quando sento muovere sterili critiche al mondo del Vino; il vino non è solo un alimento, è storia, è cultura, è paesaggio e lo ritroviamo spesso nella mitologia classica, per esempio Ulisse ubriacò Polifemo con un otre di vino, greci e latini vi dedicarono una divinità, Bacco o Dionisio che non è un avvinazzato ma un simbolo molto più profondo per intraprendere percorsi iniziatici colmi di misteri, i culti Dionisiaci; ma il vino lo troviamo praticamente in ogni pagina dei vangeli, vorrei ricordarvi che Giovanni ci introduce la figura di un Gesù adulto, pronto a stravolgere le concezioni ebraiche, proprio con l’episodio delle nozze di Cana in cui l’acqua si trasforma in vino , e non è forse il vino sul desco dell’ultima cena quando si sugellerà l’alleanza tra gli uomini e Dio?
Rosso o bianco il vino ha in se la radice semantica della vita, e quindi basta elucubrazioni da novelli censori, un bicchiere a pasto bevetelo, meglio se in compagnia, e magari perdendosi negli occhi della propria amata.
Ma andiamo a curiosare tre le ingiallite carte di testi che pensavate relegati alla memoria scolastica.
Come oggi nel 193 DC divenne imperatore Settimio Severo, che diede inizio alla dinastia dei Severi, che ammetto non mi son per nulla simpatici, ma osserviamo meglio cosa accadde:
Dopo la morte per assassinio del poco compianto Commodo, figlio di Marco Aurelio, divenne imperatore Pertinace, che si dimostrò subito un uomo di altissimo livello e di grandi capacità, purtroppo una congiura pretoriana lo uccise dopo meno di un anno di regno, e le legioni di stanza in Pannonia proclamarono imperatore Settimio Severo che subito marciò verso Roma, per rivendicare il trono che il senato aveva attribuito al Milanese Didio Giuliano, che si dice abbia corrotto con le sue immense ricchezze la guardia Pretoriana.
Settimio con l’avvallo di voler vendicare Pertinace sconfisse Didio e epurò senatori e pretoriani e divenne imperatore.
Fu il primo ad esautorare completamente il ruolo del senato e divenne Imperatore Dominus ed importò anche il culto orientale del re dio, infatti si fece definire Dominus ac Deus.
Ma le legioni di confine elessero altri due imperatori, Proscennio Nigro e Claudio Albino che lui sconfisse e radicò la sua posizione.
Per mantenere il suo potere, fece grandi riforme militari, aumentò la paga ai legionari, concesse loro la possibilità di sposarsi, diede maggiori poteri agli ufficiali, creò nuove legioni e ne fece stanziare una vicina a Roma, ma per fare questo, aumento le imposizioni fiscali e svalutò la moneta coniando con meno argento.
Vi fu una corsa inflazionistica forte e l’economia imperiale si trovò in difficoltà.
Intraprese una campagna militare in oriente contro i Parti che sconfisse e di cui conquistò la bella capitale, Ctesifonte, oggi l’iraquena Tisifun, ridusse al silenzio le rivolte dei caledoni e rafforzò il confine verso gli Alemanni.
Morì durante una campagna in Britannia ad Erboracum, l’odierna York e qui ci vuole l’aneddoto che tanto voi desiderate:
La città di York, venne creata dai romani nel II secolo al tempo di Vespasiano con il toponimo locale di Erboracum, ovvero luogo dove cresce l’albero del tasso, pianta che gli scozzesi, chiamavano iorc, da cui poi l’evoluzione del nome del sito.
Ma il tasso non è un albero qualsiasi, dal suo legno, robusto e flessibile, si ricavano meravigliosi archi, i famosi LOngbow che tanto lustro diedero agli arcieri inglesi nei secoli a venire, tanto per dire: vi ricordate Robin Hood?
Passiamo ad altro, oggi si ricorda San Demetrio di Tessalonica, egli fu assieme a San Giorgio uno dei santi protettori dei crociati. Oggi i suoi resti son conservati in Grecia a Salonicco, ma solo dal 1978, infatti egli venne sepolto nella chiesa di San Lorenzo al Campo nelle Marche, che vi consiglio di andare a visitare, dove oggi son rimasti solo i femori.
Ciao a tutti
CS