parallax background

Angolino del 3 Aprile 2019

Angolino del 4 Febbraio 2019
4 Febbraio 2019
Angolino del 9 Aprile 2019
9 Aprile 2019
C Cari amici,

finalmente l’angolino è riapparso,

son qui nel mio studiolo, sommerso di carte, gioco con un barbaro sigaro mezzo spento e mi ascolto un misto di Pink Floyd, Doors, Handel, Bach, Alan Parson e Battisti, e lascio che la mia mente vaghi senza una direzione precisa, il pensiero deve rimbalzare morbido sulle note e tra le volate di bianco fumo che mente si alzano lasciando un aroma di legno di cedro e terre lontane.
Pensavo di parlarvi di politica, o magari di diritto, invece ora la mia testa è solo pervasa dalla musica, l’unica cosa che mi manca è in pezzetto di cioccolato fondente, ma riesco a resistere alla tentazione per buona pace di Oscar Wilde;
Scarterei la teologia, oggi proprio non è giornata, ma chiedo a voi, antichi amici, datemi l’ispirazione per proseguire con la paginetta, datemi la forza di ritornare sui vostri schermi!

Per oggi vi voglio solo ricordare che è una giornata importante nel mondo filatelico, infatti veniva coniato il santo graal dei francobolli Italiani, il famoso Gronchi rosa, pertanto un piccolo cenno a questa reliquia di carta e colla:
Correva l’anno 1961, cinquantotto anni fa, e l’allora presidente della repubblica Italiana, Giovanni Gronchi, per ricordare il suo viaggio diplomatico in America latina, fece stampare forse il più noto di tutti i francobolli nazionali, il rarissimo Gronchi rosa.

Ma perchè mai è così raro e prezioso? Osserviamo:

Il francobollo, del valore nominale di 205 lire e di colore rosa, riporta una carta geografica del Sudamerica e fa parte di una serie di tre dedicati agli stati visitati dal presidente Gronchi: Argentina (170 lire), Uruguay (185 lire) e Perù (205 lire). In particolare il Gronchi rosa evidenzia il Perù ma ne indica erroneamente i confini. Questo errore ha suscitato le immediate proteste del governo peruviano, anche per il fatto che i confini errati escludevano la parte amazzonica, la cui sovranità era contestata dall’Ecuador, vi ricordo per questo confine i due stati arrivarono ad imbracciare le armi qualche anno dopo. L’errore derivò dall’uso di un vecchio atlante geografico da parte del disegnatore, Roberto Mura.

La distribuzione fu immediatamente sospesa dopo la vendita di quasi 71.000 esemplari. Le Poste tentarono di eliminare i francobolli, anche quelli già venduti. Si tentò di coprire con una versione corretta (di colore grigio) gli esemplari già affrancati e spediti, intercettando la corrispondenza in una grandiosa operazione-lampo. Alcuni esemplari sfuggirono però all’operazione, diventando così il pezzo più ambito dai collezionisti filatelici italiani. La quotazione attuale è molto variabile ma è nell’ordine di circa millesettecento euro per il francobollo nuovo con la gomma integra e di circa ottocento euro per i francobolli senza gomma che provengono dalle affrancature delle buste intercettate e ricoperte con il 205 grigio. Per quei pochissimi valori che invece sono sfuggiti alle ricerche degli ufficiali postali ed hanno viaggiato (e sono quindi regolarmente timbrati), si raggiungono quotazioni ragguardevoli che possono arrivare anche a trentamila euro se hanno viaggiato sull’aereo del presidente Gronchi nel suo viaggio verso l’America Latina.

Buona giornata a tutti.

CS