C Cari amici,
pensavate che l’angolino fosse caduto nell’oblio?
ed invece no, è tornato dopo più di due mesi di silenzio.
Siamo entrati nel nuovo anno, e devo dire che questo 2019 ha una sonorità che mi piace, e quindi confido nel mio istinto che esso sia un anno buono, poi ora siamo nel mese di Febbraio, il mese del carnevale, il mese delle purghe, ma anche il mese che ci porta verso la primavera, le giornate si son allungate, ed a me pare già di sentire il profumo della bella stagione.
Purtroppo oggi piango la scomparsa di un caro amico di famiglia, quindi il mio angolino è dedicato a te caro Gian, che mi vidi pargolo, ed poi uomo, che mi insegnasti molto e che fosti mio maestro nella sottile arte della cerimonia.
L’umanità questa notte ha perso un vero gentiluomo, sarà mio dovere portare ai posteri i tuoi insegnamenti.
Ma passiamo alla classica forma almanaccale che so vi piace molto:
iniziamo con il santo del giorno; oggi il calendario ci ricorda San Gilberto, il suo nome completo era Gilbert of Sempringham, egli fu un sacerdote Inglese del XI secolo, che fondò l’ordine monastico dei Gilbertini, in Italia praticamente sconosciuto, unica nota curiosa è il fatto di essere l’unico ordine nato e sviluppato in Inghilterra.
Ma io so che a voi interessa altro, il curioso, il faceto e quindi andiamo ad analizzare il suo nome:
Gilberto deriva dal germanico Gisil aggregato a Berth; Gisil vorrebbe dire “ ostaggio “ , mentre Berth, che troviamo più spesso, “ famoso “ . Quindi avremmo un “ ostaggio famoso “ ! Un nome un po’ originale, non vi pare?
Per capirci meglio dobbiamo entrare nella mentalità e negli usi e costumi dei tempi più remoti, quando per suggellare tratti o alleanze tra tribù era consuetudine scambiarsi degli ostaggi, normalmente i figli dei vari capi, vi ricordate per esempio Attila e Ezio? Ma anche il famoso conte Vlad di Valacchia; questi non solo erano garanzia che i patti venissero rispettati, ma spesso apprendevano lingue e costumi diversi dalle loro e potevano anche insegnarlo agli altri per una reciproca convivenza.
Pertanto dire “ ostaggio famoso “ è un po’ come dire “ persona di rango “ figlio di re!
Non è un nome molto diffuso ma ammetto che ha una sonorità che a me piace.
Oggi fu un giorno importante per l’archeologia e l’antropologia, infatti vicino a Bonn, in Germania, nel 1857, venne ritrovato uno scheletro fossile umano inusuale, nella località di Neander. Lo scheletro divenne noto come l’uomo di Neanderthal, ovvero ritrovato nella valle (Thal) di Neander.
Lo studioso a cui si fa riferimento per la scoperta è il paleontologo Hermann Schaafhausen, lo so il nome non vi dice nulla, ma nel film “Dirty Rotten Scoundrels” in Italia passato come “ Due figli di……” il personaggio di Lowrence Jamieson, interpretato dal grandissimo Maichiel Caine, per gabbare l’avversario, Steve Martin, si fa passare per il dott. Schaafhausen, non antropologo, ma psichiatra.
Sempre oggi ma nel 1859 venne rinvenuto il codice Sinaitico, nel monastero di Santa Caterina nel Sinai, esso è un docuumento in greco risalente alla metà del IV secolo, forse la famosa bibbia che l’imperatore Costantino fece commissionare ad Eusebio di Cesarea, e che oggi ci permette di studiare meglio gli albori del cristinesimo.
Tale documento è visibile anche on line, per chi fosse interessato.
Cambiamo luogo ed epoca e per tutti gli amici che amano trascorrere le ore piccole nei locali alla moda, vorrei ricordare che oggi è il compleanno della nota marca di Rum, Bacardì, che spegnerebbe ben 157 candeline.
Azienda nata a Cuba, ma che su costretta a traslocare dall’arrivo dei comunisti nel 1960 e da allora ha base sull’isola di PortoRico.
Una curiosità: Per ricordare le origini cubane, in ogni ufficio e filiale in giro per il mondo c’è sempre una vera Palma da cocco, e questa cosa la si deve al figlio del fondatore, Don Facundo Bacardì che volle piantare una palma da cocco nel 1862 di fronte allo stabilimento di Cuba appena iniziata l’attività, e ne divenne il simbolo “ spirituale “.
La pianta durò fino al 1960, quando i comunisti castristi occuparono l’azienda e la statalizzarono ed uccisero il povero vegetale.
Ma il simbolo che trovate sulla bottiglia è un pipistrello, e si dice che fu volere della moglie del fondatore, ella volle l’immagine di tale animale come segno buon augurante, dato che molti di essi vivevano tra le travi della distilleria e che per gli indigeni cubani era l’animale simbolo della sapienza e per i Bacardì, catalani di origine era un animale portatore di salute e fortuna.
Pertanto alla prossima vostra uscita mondana, quando sarete in qualche locale a gozzovigliare, gustatevi un bicchierino di Bacardì e stupite gli astanti con queste amene novelle.
Oggi a Forlì si festeggia la Madonna del Fuoco, ovvero si ricorda una sacra immagine della Madonna con il bambino scampata ad un pauroso incendio che divampò per giorni nel XV secolo.
Vi lascio e vi saluto
CS