C Cari amici,
mancano sono tre giorni alla fine di questo curioso Febbraio, si tre giorni poiché il 2020 è bisesto e come dice il proverbio: “Anno bisesto anno funesto” e diciamo che il 2020 è in corsa per guadagnarsi il suo posto nella storia come un annus orribilis.
Guerre, pestilenze, crisi economica e morale, due papi, Ottomani che spingono, teutoni che sbruffoneggiano, kanati che si barcamenano tra mercanti e malattie, a me pare di essere ritornato al XIV secolo, solo che ora abbiamo internet, gli aerei e le auto.
Voi che dite? Che avesse ragione quel bizzarro personaggio che fu GiovanBattista Vico? Ho sempre ammirato il suo pensiero che in buona parte condivido.
Dato che sapete che l’amica follia mi cammina paro paro tenendomi per mano, non vi stupirete se voglio speculare un po’ con voi, quel tanto che basta per farvi sorgere un sorriso:
Siamo in Febbraio, il secondo mese del calendario Gregoriano, il mese che precede marzo che ci condurrà verso la bella stagione, il mese di Marte, il mese della primavera, ma il povero febbraio?
A cosa deve il suo nome?
Ci arriva dal nonno Latino con il significato di “purificare” con il verbo “februare” che a sua volta ci conduce verso la misteriosa civiltà Etrusca che all’uopo venerava la divinità di Februus, il purificatore che poi i romani femminilizzarono nella dea Febris, che aveva il suo momento di culto alla metà del mese quindi tra il 14 ed il 15, diremmo oggi San Valentino.
Nell’antichità cristiana il 14 febbraio era dedicato a questa bizzarra Santa Febronia, che poi venne sostituita dal vescovo di Terni, Valentino appunto, che a sua volte cedette il posto ai santi Cirillo e Metodio, evangelizzatori dei popoli slavi e dal 1980 copatroni dell’Europa assieme a san Benedetto da Norcia.
Ma tutto questo leggere di purificazioni e divinità antiche confuse a santi cristiani, non vi fa danzare nell’orecchio il suono febbre?
Ebbene si, il nostro termine per indicare una anomala temperatura corporea, ci deriva proprio da loro.
Con le febbri si pensava che il corpo si purificasse e credo che un certo fondo di verità ci sia, ma non son medico e qui mi fermo.
Direi che con quello che accade per le strade in questi giorni, servirebbe un po’ di purificazione e pulizia sia del fisico che dell’amina, e un tantinello di febbre, giusto per bruciare i cattivi patogeni.
Dai ammettetelo che l’angolino quando tira fuori queste facezie vi fa impazzire!
Come oggi nel 1606 il navigatore ed esploratore olandese Willelm Janszoom scoprì l’Australia, o meglio ci mise piede da Europeo. Della forza non sbatterci contro è u continente intero!
Come oggi nel 1815 Napoleone Bonaparte e 1200 fedelissimi, fuggirono dall’isola d’Elba per far ritorno in Francia, dando il via all’ultimo singulto della prodigiosa epopea Napoleonica che si concluderà dopo circa 100 giorni sui campi di Waterloo il 18 giugno.
Questa fuga costò la carriera al colonello sir Neil Campbell che avrebbe dovuto vigilare ed invece era partito il 24 febbraio per Firenze per incontrare la sua amante, la procace e lasciva conosciuta al tempo come la “bella incantatrice” signorina Bartoli Mugnai, spia al servizio di chi pagava di più, e pare che in questo caso l’obolo arrivò nientemeno che dalla sorella di Napoleone, Paolina Buonaparte.
Per oggi vi saluto e vi lascio a riflettere su curioso genere umano, animale preda naturale ed in preda ad isterismi collettivi.
Mi ascolto i Police sorridendo e mi godo un calice di birra ghiacciata.
Ciao a tutti
CS