C ari amici,
siamo al Venerdì di Pasqua., ovvero il Venerdì della Passione di Cristo. Tradizionalmente si ricorda la crocifissione di Gesù.
La tradizione vuole che si mangi di magro, che si partecipa alla via crucis e che ci si astenga dalle carni.
La ricorrenza è calendarialmente mobile, quindi non è sempre nella data odierna ma è il venerdì che precede la Pasqua.
Una Pasqua che sarà mesta e di riflessione, non solo sui temi liturgici ma anche sulla situazione mondiale. Siamo ancora nella tempesta pandemica e dobbiamo pazientare ancora un po’ prima di goderci la nostra meravigliosa Italia vestita di primavera.
Andiamo un po’ a curiosare cosa ci riserva il calendario:
Era il 10 aprile del 1849 ed all’ufficio brevetti di New York veniva registrato al numero 6281 la spilla da balia. Intuizione del geniale inventore Hunt. Strumento indispensabile a massaie bambinaie di tutto il mondo e che ci ha preservato da punture varie.
Il mattino del 19 Aprile il 1912 , 118 anni fa, il transatlantico più celebre di tutti i tempi, il famigerato Titanic, mollava gli ormeggi dalla città portuale inglese di Southempton, incontrerà il suo destino la notte tra il 14 ed il 15 aprile.
Pensate che anche il film “Titanic” compie 23 anni, pareva ieri che Leonardo di Caprio e Kate Winslet si abbracciavano sulla prua della nave e che quel briccone di Iceberg si trovasse sulla loro via.
Tempus fugit.
Dato che di navi e disastri si parla, vi ricordo che come oggi ma nel 1991, pertanto ventinove anni fa, accadde il terribile l’incidente della Moby Price, 104 le vittime, un solo sopravvissuto.
Oggi il calendario ricorda San. Ezechiele profeta, vissuto intorno al 620 AC, colui che preannunciò la venuta dei quattro evangelisti, come chiaramente ci indica nel suo libro: Ezechiele 1,10 in cui parla dei 4 simboli : uomo, leone, aquila e bue, i simboli dei quattro evangelisti canonici. Vi consiglio di leggere e rileggere quello di Giovanni, l’aquila. Il nome vuol dire “ colui che è forte per volontà di Dio “
Lo so che quando avete letto il nome Ezechiele voi avete pensato subito al cartone animato dei tre porcellini, di Disney! Pensate che nella versione americana della favola, il nome del lupo era Zeke, abbreviazione gergale di Ezechiele.
Dato che la tradizione vuole che in questi giorni si sfoderino le griglie, anche se la quarantena ci fa fare delle acrobazie, vorrei parlarvi di quella parola dal suono strano che alle grigliate all’aperto è collegata, barbeque.
Il termine deriva dalla parola con cui gli abitanti delle isole caraibiche i Thainos, con cui loro indicavano le griglie su cui mettevano a cuocere ed ad affumicare carni e pesci, barbacot. Gli spagnoli storpiarono la parola in barbacoa, poi vennero inglesi e francesi ed il suono iberico prese una connotazione più transalpina e si trasformò in barbecue.
Lasciate perdere strani racconti che dicono derivi dal fatto che in Francia si cuocessero animali interi quindi dalla barba alla coda.
Oggi il calendario ci regala anche una santa Veronese, santa Maddalena di Canossa, fondatrice dell’ordine delle canossiane.
Ciao a tutti.
CS