C ari amici,
oggi il calendario ci regala una delle tante feste che costellano il nostro anno, la “ Candelora “. Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta, sbirciando tra i vangeli, e con piccole riflessioni personali su questa ricorrenza:
Si ricorda la “ presentazione di Gesù bambino al tempio “, come ci riferisce il vangelo di Luca, è il momento in cui il vecchio e saggio, Simeone, vedendo il pargolo disse: “ Costui è la luce per illuminare le genti “ , da qui l’usanza di far benedire anticamente le candele, ed è questo il motivo del nome popolare della festa “ Candelora “.
La giornata odierna è anche conosciuta come “ purificazione di Maria “ in quanto per la legge giudaica le donne venivano considerate impure per i 40 giorni successivi al parto, se voi contate bene, vi accorgerete che il 2 febbraio è proprio a 40 giorni dal 25 dicembre; che ci dovrebbero far capire meglio la grandezza e gli equilibri che si celano nel calendario!
Andiamo a vedere che dice il vangelo di Luca a riguardo di questo episodio dell’infanzia:
Luca 2,22-39
22 Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23 come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; 24 e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.
25 Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; 26 lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. 27 Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, 28 lo prese tra le braccia e benedisse Dio:
29 «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi han visto la tua salvezza,
31 preparata da te davanti a tutti i popoli,
32 luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34 Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione 35 perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».
36 C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, 37 era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38 Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
39 Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret
Quindi questo passo evangelico ci dischiude le cortine del dubbio: Ovvero ci dipana mille pensieri un po’ abitudinari e “per sentito dire“ che ci piovono addosso.
Mi spiego meglio, per prima cosa anche qui la figura di Giuseppe la si intuisce ma non viene ne citata ne si sa cosa faccia, pertanto ulteriore segnale che nei vangeli, le figure femminili son più importanti di quelle maschili.
Maria è invece, citata per nome. Ed il vecchio saggio Simeone a lei si rivolge, non al marito o più genericamente alla coppia, e preannuncia sia il destino di Cristo che le sofferenze che avrà lei a patire come madre di Gesù.
Poi c’è la figura di Anna, altra donna, saggia, vecchia e che riconosce il ruolo di Gesù.
Indaghiamo un po’ sul chi fosse questo Simeone:
Egli era un vecchio uomo che viveva pio all’ombra del tempio di Salomone, ma non era un sacerdote, ma a lui era stato vaticinato che sarebbe morto solo dopo aver incontrato il Salvatore, e quindi nel nostro calendario lo si festeggerà domani, il 3 febbraio, che volendo interpretare, potremmo dire la sua data di morte dopo che oggi incontrò Gesù.
Pertanto abbiamo la sua “ morte “ fisica, ma anche la sua rinascita spirituale.
Che sia simbolo? Ovvero che il messaggio di oggi sia, che la tua anima sarà salva solo quando riconoscerai la spiritualità del messaggio?
Io credo di si.
Ecco quando parlo così, mi immagino su un altare, voi che dite? Non starei bene come parroco?
San Simeone è patrono della città Dalmata di Zara, dove lo si venera nella chiesa a lui dedicata e dove dovrebbero riposare le sue ossa, ma anche Venezia reclama la sua tomba, ubicata nella omonima chiesa. Chi avrà ragione?
Ma soprattutto……. Chi se ne f….a? Nel dubbio mi sorseggio un bicchierino di “Sangue Morlacco” liquore dolce dai nonni di Zara appunto.
Quindi oggi ricordiamoci di accendere un cero, non per altro se non per simboleggiare che la luce noi l’accendiamo e per guardare meglio essa è necessaria.
In molte regioni italiane la Candelora viene ancora oggi rievocata attraverso la messa in scena della Madonna con Gesù e San Simeone. A Chiaromonte, in Sicilia, alla vigilia della festa, le donne del paese effettuavano una processione che le portava in cima alla montagna dove si purificavano bagnandosi con la rugiada ( notate il simbolismo della purificazione femminile ). Nel resto d’Italia, la festa della Candelora resta legata ai ceri benedetti. Questi ceri vengono custoditi nelle case, e si ritiene tengano lontani gli influssi maligni. In alcuni paesi costieri si riteneva che i ceri benedetti la Candelora servissero a ritrovare gli annegati. Gettati nell’acqua si sarebbero fermati dove si trovava il corpo dell’annegato.
Passiamo oltre:
Ricordo che oggi nell’America settentrionale è il giorno della marmotta, ovvero dall’osservare il movimento di una marmotta che comincia ad uscire dal letargo, si traggono auspici per la buona stagione. Se la marmotta uscendo dalla tana trova una giornata bigia, non vedrà la sua ombra e non si allarmerà e quindi rimarrà fuori e la stagione buona è vicina, se invece, ci sarà il sole e la marmotta si spaventerà della sua ombra tornando nella tana vuol dire che il freddo persisterà ancora a lungo.
Il tutto deriva da una antica nenia delle terre di Scozia, che dice che se alla Candelora, loro lo chiamano “ il giorno della luce” , il cielo è soleggiato allora quest’anno avrà due inverni.
Ma senza scomodare gli Scoti ed i Picti, o Amerindi vari anche noi abbiamo il nostro proverbi etto:
Quando vien la Candelora
dall’inverno semo fora,
ma se piove o tira vento,
nell’inverno semo dentro.
se c’è nebbia o piove,
Son ancora 49.
Curionsando curiosando ricordiamo anche che:
Come oggi nel 506 DC il re dei Visigoti, Alarico II promulga la famosa Lex Romana Visigotorum, che tutti coloro che hanno dato l’esame di Storia del Diritto Romano, si sono sorbiti.
Dei Visigoti oramai si è già parlato, quindi si passa al prossimo argomento.
Mi piace scherzare sui suoni delle parole quindi vi ricordo, per assonanza, i tipicamente veneti “ mesi Goti “ , che non sono i Goti che venivano dalla Mesia, essi son normalmente suddivisi in due grandi tribù contraddistinte dai colori, i Rossi ed i Bianchi, c’è chi sostiene che dalla loro mescolanza si sia ottenuta una nuova stirpe, i Rosè. Alcuni studiosi li reputano maestri nel consentire agli uomini di raggiungere l’oblio o di sciogliere la favella.
Quindi oggi quando sarete seduti al desco, osservare il bicchiere a voi innanzi e riflettete nel rubino suo contenuto o nel paglierino, e pensate al povero e mezzo astemio angolino.
Andiamo avanti:
Nel 1536 l’avventuriero spagnolo Pedro de Mendoza, fonda la città di Buenos Aires, il nome sembra che derivi dal fatto che il navigatore iberico, trovò da queste parti sempre le condizioni migliori di vento sia per l’approdo che per la partenza della sua flotta.
Oggi in Argentina è festa nazionale.
Nel 1848 veniva firmato il trattato di Guadalupe Hidalgo, tra Messico e Usa e così gli stati di Arizona, Texas, California e New Mexico, passano sotto il controllo statunitense, si concluse la guerra tra USA e Messico cominciata nel 1846.
Nel 1870 si ha notizia di una delle più grandi truffe degli ultimi anni, infatti viene presentato il “ gigante di Cardiff” supposto uomo pietrificato proveniente dall’Egitto, alto più di 4,5 metri, non preoccupatevi, era solo una truffa per gabbare i curiosi, ma ha fatto molto parlare e scrivere.
Per voi appassionati di letteratura, oggi lo scrittore Marinetti pubblicò il manifesto del Futurismo, correva l’anno 1909.
Nel 1922 James Joyce pubblica il suo “Ulysses” a Parigi, lo stesso giorno del suo compleanno, infatti era nato il 2 febbraio del 1882 a Dublino, ma lo sapete dove è andato per scrivere il suo capolavoro?, A Sirmione, e bravo il mio vecchio massone, che sia legato anche lui all’oscura trama che vede celato “ il grande segreto” nel basso Garda?
Spero che questo argomento verrà sviscerato esaurientemente nel mio libro in cantiere, tenetevi forte: “ il mistero del Garda “ o sarebbe meglio : “ Garda misterioso “ ? e cosa c’entra la polizia Irlandese?
Nel 1943 si concludeva la battaglia di Stalingrado, fu il punto di svolta della seconda guerra mondiale sul fronte russo, l’armata tedesca comandata da Von Paulus, accerchiata, si arrende, è la prima volta che un feldmaresciallo tedesco cade prigioniero del nemico.
Vi ricordo che la tradizione vuole che oggi si mangino le frittelle, i nostri cugini transalpini oggi festeggiano con le crepes.
Ciao ciao a tutti
CS